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Odontotecnico e regime forfettario

Oggi ci occupiamo di tutte le questioni fiscali di un professionista con partita iva che frequentemente incontriamo negli studi odontoiatrici, parliamo dell’Odontotecnico. Se non conosci le opportunità fiscali che la normativa consente agli odontotecnici leggi il nostro articolo Odontotecnico e regime forfettario. L’Odontotecnico è uno specialista dell’odontotecnica in quanto è in possesso delle conoscenze tecniche che permettono di costruire protesi dentarie fisse e mobili. È una professionista molto importante negli studi professionali in quanto è colui che affianca l’Odontoiatra nel realizzare le protesi dentarie che nascono dalle impronte del dottore.

La fonte normativa delle prerogative professionali dell’odontotecnico è disciplinata da un vecchissimo Regio Decreto 31 maggio 1928 n. 1334 dove all’art. 11 si dispone che gli odontotecnici sono autorizzati unicamente a costruire apparecchi di protesi dentaria su modelli tratti dalle impronte loro fornite dai medici chirurghi e dagli abilitati a norma di legge all’esercizio della odontoiatria e protesi dentaria con le indicazioni del tipo di protesi da eseguire.

Noi di Spaziodentista abbiamo trattato approfonditamente della collaborazione tra dentista titolare di studio e collaboratori con partita Iva, in particolare sappi che abbiamo un servizio pensato ad hoc per la contrattualizzazione delle collaborazioni: Soluzione Collaboratori.

Oggi vogliamo trattare degli aspetti fiscali e previdenziali della professione di Odontotecnico quale libero professionista con partita Iva.

Sei dunque un Odontotecnico ed hai sentito parlare del regime forfettario?
Vuoi aprire la partita Iva e risparmiare su tasse e previdenza?
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Nella guida di oggi, trattiamo proprio questo argomento, Odontotecnico e regime forfettario.

Indice

Innanzitutto sappi che per la normativa fiscale e previdenziale la professione di Odontotecnico è banalmente un’impresa artigiana. Pertanto svolgere la professione di Odontotecnico significa avere i requisiti professionali ed essere iscritto all’Albo delle Imprese Artigiane presso la locale Camera di Commercio.

L’unica caratteristica della professione odontecnica è l’iscrizione nell’Elenco dei Fabbricanti di dispositivi medici su misura gestito dal Ministero della Salute, obbligo disciplinato dal Decreto legislativo n. 46/1997. Gli odontotecnici devono comunicare i dati relativi ai dispositivi medici su misura messi in commercio.

Una volta che l’odontotecnico è stato iscritto nell’Elenco dei Fabbricanti verrà in possesso del numero di iscrizione ITCA.

Se vuoi controllare la registrazione della tua posizione è necessario collegarsi al sito del Ministero della Salute al seguente link: https://www.salute.gov.it/FabbricantiDMSM/ricerca. Se la tua posizione non dovesse risultare presente in Elenco, occorre procedere con una nuova registrazione al seguente link https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=30&area=dispositivi-medici&menu=registrazione.

Fisco e previdenza dell’Odontotecnico

Innanzitutto dovrai aprire la partita Iva dove dovrai comunicare all’Agenzia delle Entrate il codice ATECO caratteristico della professione di odontotecnico: 32.50.20 (fabbricazione di protesi dentarie inclusa la riparazione e fabbricazione di denti artificiali, ponti eccetera, realizzati in lavoratori specializzati).

Come avrai letto il regime forfettario rappresenta una grossa opportunità per tutte le partite Iva che possono applicarlo.

Il regime forfettario fu introdotto con la legge di bilancio 2015 e consiste nel quantificare forfettariamente il reddito imponibile del contribuente. Vediamo il significo di forfettariamente.

Significa che il fisco non ti chiede le spese della professione ma semplicemente ai compensi professionali applica un coefficiente di redditività.

Nel caso di tutti i professionisti il coefficiente di redditività è pari al 67%.

Ma andiamo con ordine.

Innanzitutto ci occupiamo di chiarire i limiti per poter usufruire del regime forfettario.

Il limite del fatturato dal primo gennaio 2023 è fissato in 85.000 € e l’aliquota dell’imposta varia dal 15% al 5% a seconda dei casi.

Altro limite è che oltre una certa soglia non puoi avere redditi da lavoro dipendente. In particolare se hai già un lavoro dipendente con il quale superi i 30.000 € di reddito non potrai applicare il regime forfettario. In questo caso dovrai necessariamente virare sul regime semplificato.

Fatta questa premessa possiamo entrare nel mondo di Odontotecnico e regime forfettario.

Aprire la partita Iva da Odontotecnico

Vediamo innanzitutto quale sono le incombenze ed i costi per l’apertura della Partita iva e le spese a carico dell’Odontotecnico.

Come prima cosa sappi che l’apertura della partita Iva non è necessariamente contemporanea all’iscrizione all’albo professionale ma è assolutamente obbligatoria al momento in cui effettivamente inizi ad esercitare la professione.

L’apertura della posizione Iva è operazione semplice e mediante l’ausilio di un buon consulente fiscale può iniziare a svolgere la professione quasi nell’immediato.

Noi di Spaziodentista ti consigliamo un fiscalista specializzato in regime forfettario. In particolare da molti anni ci avvaliamo della collaborazione dei fiscalisti della piattaforma www.regimeforfettario.it.

I fiscalisti di www.regimeforfettario.it offrono il servizio Forfettario Silver https://www.regimeforfettario.it/tariffe/ che comprende tutti i servizi che un Odontotecnico può richiedere. In particolare il servizio Forfettario Silver comprende oltre all’apertura della Partita iva anche la gestione della posizione contributiva, remainder scadenze e aggiornamento costanti, dichiarazione redditi completa nonché la predisposizione f24 per imposte e contributi.

Non è un mistero che nel nostro Paese un buon fiscalista può essere di ausilio alle incombenze burocratiche. Se vuoi conoscere il costo del servizio che ti abbiamo consigliato ti rimandiamo a https://www.regimeforfettario.it/prodotto/contabilita-professionisti-regime-forfettario/

Il regime forfettario per l’Odontotecnico

Vediamo quante tasse pagano i professionisti con partita Iva che esercitano l’attività di Odontotecnico.

Prima di dirti l’ammontare delle tasse, ti ricordiamo che i requisiti per accedere al regime forfettario per un Odontotecnico con partita Iva sono i seguenti:

  1. non aver percepito nell’anno precedente, compensi superiori a 85.000€ da attività con partita IVA;
  2. non aver percepito reddito da lavoro dipendente oltre i 30.000 € lordi;
  3. essere residente in Italia oppure produrre in ogni caso in Italia almeno il 75% del reddito;
  4. non aver pagato lavoratori dipendenti per importi superiori 20.000€.

Se rispetti tutte le condizioni sopra evidenziate puoi adottare il regime forfettario.

Il calcolo delle tasse è davvero semplice devi trovare il reddito imponibile moltiplicando i compensi di un intero anno per il coefficiente di redditività.  Il coefficiente di redditività per l’Odontotecnico è del 67%.

Il regime forfettario prevede un versamento di una imposta sostitutiva pari al 15% del reddito imponibile. Per i primi cinque anni di attività puoi beneficiare di una riduzione aggiuntiva, l’aliquota sarà soltanto del 5%.

Facciamo un esempio per darti una idea delle tasse da pagare nel corso di un anno.
Simone, odontotecnico con partita Iva fattura a studi odontoiatrici compensi per 40.000€.
Il suo reddito imponibile è pari ad 26.800€.
Le imposte da pagare saranno pari al 15% di 26.800€ ossia 4.020€ che saranno ridotte a 1.340€ per i primi cinque anni di attività.

I contributi previdenziali dell’Odontotecnico

Come sai oltre alle incombenze fiscali vi sono anche adempimenti previdenziali.

Se svolgi l’attività di odontotecnico, sei inquadrato anche per gli aspetti previdenziali come Artigiano e devi essere iscritta alla Gestione Artigiani INPS . I contributi che sei tenuto a versare all’INPS sono proporzionali al tuo reddito.

Tutti gli artigiani devon pagare dei contributi fissi obbligatori e dei contributi a percentuale oltre una certa soglia di reddito. Vediamo quali sono le regole per l’anno 2023:

  • se il tuo reddito arriva fino a € 17.405 dovrai versare il contributo fisso pari a 4.208,40 € suddiviso in 4 rate trimestrali;
  • quando superi i € 17.405, oltre ai contributi fissi dovrai versare anche quelli calcolati sul reddito eccedente con un’aliquota del 24 % cosiddetti contributi a percentuale.

E’ molto importante sapere che se applichi il Regime Forfettario, puoi avere la riduzione del 35% sia alla parte relativa ai contributi fissi sia a quella eccedente il minimale.

Esistono inoltre alcune categorie artigiane, dove previste altre agevolazioni.

Facciamo un esempio per chiarire il costo previdenziale. 
Vediamo i contributi che dovrà versare Simone, Odontotecnico di 37 anni dell’esempio sopra esposto.
Se il reddito imponibile di Simone è € 26.800 i contributi da versare saranno pari ad € 4.208,40 quali contributi fissi ed € 2.254 (calcolati applicando l’aliquota del 24% su 9.395) quali contributi a percentuale. (tabella grigia)

In conclusione Se sei un Odontotecnico libero professionista informati bene da un fiscalista di fiducia se puoi adottare il regime forfettario.

Se rispetti tutte le condizioni previste dalla legge puoi usufruire del regime forfettario, una regime fiscale davvero conveniente.

Se vuoi avere maggiori informazioni non esitare a richiedere una call.

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