Agevolazioni fiscali per dipendenti studi dentistici
Molti studi dentistici hanno dipendenti sia come coadiuvatori delle funzioni del dottore – ASO – sia come dipendenti in segreteria amministrativa. E’ noto come lo stipendio netto del dipendente sia di gran lunga inferiore al costo del lavoro per il datore di lavoro. Questa differenza prende il nome di cuneo fiscale.
Se anche nel tuo studio dentistico vi sono dei lavoratori dipendenti è interessante che tu conosca le agevolazioni dall‘ultimo decreto lavoro – D.L. 48/2023 – il nostro articolo Agevolazioni fiscali per dipendenti studi dentistici ti illustrerà le novità in materia. |
Indice
- Il taglio del cuneo fiscale dei dipendenti degli studi dentistici
- I nuovi Fringe Benefit per i figli a carico per i dipendenti dello studio dentistico
- La convenienza ad erogare fringe benefits per lo studio dentistico
Il taglio del cuneo fiscale dei dipendenti degli studi dentistici
Vediamo più dettagliatamente quali sono gli sconti fiscali e contributivi introdotti dal D.L. 48/23.
Occorre che tu conosca esattamente la retribuzione imponibile previdenziale mensile del dipendente perchè è l’importo che regola le agevolazioni fiscali.
Se il dipendente dello studio dentistico ha una retribuzione imponibile previdenziale mensile superiore a 1.923,00€ ma minore a 2.692,00€, lo sconto è il 2% e sale al 6% per il secondo semestre 2023.
Se il dipendente dello studio dentistico ha una retribuzione imponibile previdenziale mensile non superiore a 1.923,00€, lo sconto è il 3% che sale al 7% per il secondo semestre 2023.
Se invece il dipendente dello studio dentistico ha una retribuzione imponibile mensile superiore a 2.692,00€ non vi sono sconti contributivi.
Il rispetto delle soglie reddituali deve essere verificato mese per mese.
Ma andiamo più nel pratico e vediamo dove operano i vantaggi previdenziali.
Innanzitutto vediamo come il datore di lavoro preleva i contributi previdenziali al lavoratore. Le aliquote contributive per contributi Inps IVS sono stabilite in misura pari al 33% del reddito lordo complessivo. Ad esempio se lo stipendio lordo di un dipendente di uno studio dentistico è 2.000,00€ il carico previdenziale è 660,00€. Ma chi paga queste 660,00€? La normativa previdenziale fa gravare i contributi previdenziali per il 9,19 % in capo al lavoratore e per il resto in capo al datore di lavoro.
Ma proprio in funzione del decreto lavoro che effettua un taglio al cuneo fiscale la trattenuta a titolo di contribuzione per un lavoratore con una retribuzione imponibile non superiore a 2.692,00€ scenderà al 3,19%. L’importo del 3,19% è stato calcolato sottraendo alla percentuale di norma a carico del lavoratore 9,19% il 6% dell’agevolazione fiscale del decreto lavoro.
Per un lavoratore con una retribuzione mensile pari a 1.923,00€ mensili la trattenuta scenderà al 2,19%.
I nuovi Fringe Benefit per i figli a carico per i dipendenti dello studio dentistico
Vediamo un altro argomento cruciale in merito a Agevolazioni fiscali per dipendenti studi dentistici. L’articolo 40 del decreto legge lavoro conferma che, per il periodo d’imposta 2023, si innalza da 258,23€ a 3.000,00€ la soglia di esenzione fiscale e contributiva dei cosiddetti Fringe Benefit. I nuovi limiti sono davvero interessanti e permettono un risparmio fiscale e previdenziale per il lavoratore fino a mille euro.
Ma cosa sono i Fringe Benefit? Sono erogazioni da parte del datore in lavoro direttamente in natura (il telefono cellulare, l’autovettura) oppure di somme per il pagamento di utenze domestiche del servizio idrico integrato energia elettrica e gas naturale.
Nel 2023 sono confermate le misure già introdotte nel 2022 e la soglia di esenzione è davvero ampia 3.000,00€.
La soglia di esenzione è purtroppo estesa ad euro 3.000,00€ solo per il periodo d’imposta 2023 e solo se il lavoratore dipendente ha figli a carico.
I figli a carico sono i figli fino all’età di 24 anni con un reddito annuo inferiore ai quattro mila euro e dopo i 24 anni di età con un reddito annuo inferiore a 2.840,00€.
Non è necessaria la convivenza con i figli a carico e che siano interessati da Studi o tirocini in corso.
Per sapere come si determina il requisito anagrafico ti ricordiamo che l’agenzia delle Entrate in occasione di Telefisco 2018 ha ritenuto che il requisito deve sussistere per l’intero anno in cui il figlio raggiunge il limite di età a prescindere dal giorno e mese in cui ciò accade. In sintesi la soglia più elevata non applicabile nell’anno in cui il soggetto compie i 25 anni. Non rientrano nel cumulo i buoni pasto.
Se vuoi conoscere in modo approfondito come funzionano i benefici fiscali erogabili con i buoni pasto leggi il nostro Dentista e buoni pasto per dipendenti |
La convenienza ad erogare fringe benefits per lo studio dentistico
La nuova normativa è davvero agevolativa per i dipendenti dello studio dentistico ma ugualmente è altrettanto interessante per il datore di lavoro. Lo studio dentistico può erogare ai propri dipendenti Fringe Benefit anche ad personam e dunque non necessariamente alla generalità dei dipendenti.
I Fringe Benefit sono esenti da contribuzione e prevedono la deducibilità per l’impresa.
In sostanza questa norma agevola l’integrazione salariale dei dipendenti e contemporaneamente allevia la pressione fiscale sul lavoratore dipendente.
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