Compensi amministratore Srl struttura sanitaria
I compensi amministratore Srl struttura sanitaria sono uno degli argomenti più importanti da trattare con il dentista al momento della costituzione della società. In questo articolo compensi amministratore Srl struttura sanitaria facciamo chiarezza sulle opportunità di un corretto utilizzo dei compensi amministratore.
Se vuoi approfondire perchè un dentista possa esercitare la propria professionista con società leggi il nostro Dentista e Srl. |
In questo articolo tratteremo specificamente dei compensi dell’amministratore di una SRL odontoiatrica imprenditoriale da noi identificata come SRL STRUTTURA SANITARIA ma sappi che considerazioni analoghe sui compensi amministratore valgono anche per la s.r.l. SOCIETA’ TRA PROFESSIONISTI.
Se non conosci cosa sia la S.R.L. SOCIETA’ TRA PROFESSIONISTI leggi il nostro articolo Società tra professionisti o Stp |
Indice
- Cosa sono i compensi dell’amministratore
- Come si determinano i compensi dell’amministratore
- Come si pagano le tasse sui compensi dell’amministratore
- I vantaggi fiscali dei compensi dell’amministratore
- I buoni pasto per l’amministratore Srl struttura sanitaria
- L’auto concessa all’amministratore Srl struttura sanitaria
Cosa sono i compensi dell’amministratore
Il compenso dell’amministratore è generalmente oneroso ma sappi innanzitutto che l’amministratore soprattutto quando anche socio di maggioranza può disporre la gratuità del mandato.
I compensi dell’amministratore sono disciplinati dall’art. 2389 comma 1 codice civile secondo cui “i compensi spettanti ai membri del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo sono stabiliti all’atto della nomina o dall’assemblea”. Possiamo applicare tale norma ovviamente anche all’amministratore unico.
I compensi amministratori disciplinati dall’assemblea dei soci dipendono da diversi fattori, tra cui l’impegno quotidiano profuso, il know-how richiesto, il blasone professionale.
Come si determinano i compensi dell’amministratore
Gli amministratori di una Srl struttura sanitaria possono ricevere compensi in diverse forme:
- retribuzione fissa: l’amministratore può ricevere un compenso fisso mensile o annuale per le proprie responsabilità e il lavoro da lui svolto all’interno della società.
- dividendi: gli amministratori possono ricevere una quota dei profitti della società sotto forma di dividendi. Questa forma di compensazione è basata sulla partecipazione agli utili della società e viene stabilita nel contratto sociale o tramite deliberazione dell’assemblea.
- Bonus o incentivi: il compenso è determinato al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Questo può essere un meccanismo per incentivare l’efficienza, il successo e la crescita della società.
Come si pagano le tasse sui compensi dell’amministratore
Per il fisco il compenso dell’amministratore è assimilato al reddito di lavoro dipendente. L’articolo 51 Testo Unico Imposte sui redditi alla lettera c-bis disciplina esattamente il compenso.
Nel caso in cui l’amministratore della Srl struttura sanitaria sia il dentista, anche se quest’ultimo è dotato di partita Iva personale, il compenso di amministratore non è mai oggetto di fatturazione ossia il compenso di amministratore non rientra nell’alveo delle prestazioni professionali del medico odontoiatra oggetto della partita Iva personale.
La circolare 37/E del 6 luglio 2001 ha in effetti precisato che per focalizzare la natura dei compensi di amministratore occorre valutare se tale funzione sia strettamente collegata a conoscenze specifiche professionali. La risposta è negativa e dunque il dentista che assume a titolo oneroso i compiti di amministratore vede i suoi compensi assoggettati quale redditi assimilati a redditi di lavoro dipendente. Diverso sarebbe il caso del dentista che, dotato di propria partita iva personale, avesse dei compensi professionali dalla propria SRL struttura odontoiatrica quale direttore sanitario.
Se vuoi conoscere gli aspetti fiscali dei compensi da direttore sanitario ti rimandiamo al nostro articolo Direttore sanitario e srl odontoiatrica |
Dalle considerazioni sopra esposte si ricava che il compenso dell’amministratore SRL struttura sanitaria è assoggettato a ritenuta d’acconto come i redditi di lavoro dipendente mentre sotto il profilo previdenziale è assoggettato alla gestione separata Inps.
I vantaggi fiscali dei compensi dell’amministratore
Essere amministratore di SRL struttura sanitaria comporta dunque oneri ed onori. Nel capitolo precedente abbiamo osservato le implicazioni fiscali adesso facciamo il punto sui vantaggi che il dentista ne può ricavare. Innanzitutto la SRL struttura sanitaria può accantonare a favore dell’amministratore il Trattamento di Fine Mandato una sorta di compenso posticipato alla cessazione dell’incarico sociale.
La gestione del T.F.M. è complessa e soprattutto condizionata da giurisprudenza non univoca, se vuoi conoscere approfonditamente cosa è il T.F.M. e le sue modalità di gestione leggi il nostro articolo TFM e Srl odontoiatrica |
I buoni pasto per l’amministratore Srl struttura sanitaria
Altri vantaggi che possono essere colti dall’amministratore di SRL struttura sanitaria sono i c.f. fringe benefits. I fringe benefits sono parte della retribuzione non corrisposta in denaro ma in beni e servizi ed in alcuni situazioni specifiche non concorrono alla formazione del reddito per il percettore. Un fringe benefit molto utilizzato sono i buoni pasto.
Se vuoi conoscere cosa sono i buono pasto e come si possono utilizzare leggi il nostro articolo Dentista e buoni pasto per dipendenti |
I buoni pasto sono utilizzabili dagli amministratori di una SRL struttura sanitaria? Purtroppo la risposta non è immediata e vediamo di fare chiarezza. Ai fini della non imponibilità dei buoni pasto la circolare del ministero delle Finanze 326/1997 ha chiarito che la prestazione in questione deve «comunque interessare la generalità dei dipendenti o intere categorie omogenee di essi». Nel caso di buono pasto erogato alla pluralità di amministratori i buoni pasto risultano non imponibili in quanto danno vita a una categoria omogenea e i buoni pasto. Diversamente, in presenza di un amministratore unico, l’agenzia delle Entrate ha ritenuto che non risulta applicabile l’articolo 51, comma 2, lettera f, del Tuir, laddove il regime di favore è riconosciuto sempreché l’offerta sia rivolta, tra l’altro, a “categorie di dipendenti”.
L’auto concessa all’amministratore Srl struttura sanitaria
Alcune volte il compenso dell’amministratore è comprensivo della messa a disposizione di un’autovettura aziendale. L’assegnazione dell’auto può essere assegnata all’amministratore a uso:
- esclusivamente privato;
- sia aziendale che privato;
- esclusivamente aziendale.
Prima di entrare in argomento ricordiamo come l’assegnazione dell’auto aziendale dovrà essere stabilita dai soci in assemblea, nella quale potranno disciplinare nei dettagli la concessione. Laddove l’assemblea scelga la modalità di assegnazione a uso promiscuo si ritiene opportuno specificare il modello dell’autovettura o lasciare l’opportunità di scelta all’amministratore facendo riferimento al solo costo chilometrico massimo da rispettare.
Arriviamo alle norme fiscali per l’auto concesso all’amministratore. Innanzitutto la deducibilità dei costi per la società non è la medesima di quella prevista per l’assegnazione degli autoveicoli ai dipendenti. Per l’auto concessa all’amministratore vi è una deducibilità soltanto del 20% dei costi fino all’importo massimo di euro 18.075,99 oltre ovviamente alle spese relative nel limite del finge benefit riconosciuto al collaboratore. Per l’amministratore il fringe benefit auto aziendale comporta un reddito calcolato in relazione all’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15 mila km calcolato in base alle tabelle ACI con riferimento alle missioni di Co2 dello specifico veicolo. Per conoscere l’importo in relazione ad uno specifico modello di auto clicca qui.
Facciamo chiarezza con un esempio: Spese sostenute per l’autovettura aziendale concessa all’amministratore in uso promiscuo: Ammortamento fiscale = 4.000 euro Spese di impiego = 4.000 euro. Costi di competenza dell’esercizio 8.000 euro (4.000 + 4.000) Per l’amministratore il fringe benefit assoggettato a tassazione 0,45433 x 4500 km = 2.044,53 euro Costi deducibili per la società 2.044,53 + (8.000 – 2044,53)x20% = euro 3.235,62 |