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Deduzione spese abbigliamento

Deduzione spese abbigliamento

Oggi nel nostro articolo Deduzione spese abbigliamento ci occupiamo di un costo irrinunciabile: la spesa per abbigliamento del professionista. Rispondiamo a una delle domande più frequenti ai consulenti fiscali ossia se le spese di abbigliamento possono essere dedotte. In altri termini i professionisti desiderano sapere se le spese di abbigliamento possono essere considerate costi per diminuire il loro reddito fiscale.

Indice

Le spese di abbigliamento del dentista purtroppo non riducono le imposte. L’argomento è stato molto dibattuto. Una recente sentenza (nr 177/2/2023 Cgt Veneto) interviene di nuovo in materia apportando un principio semplice: le spese per l’abbigliamento sono deducibili solo se necessarie e strumentali allo svolgimento dell’attività.

Gli abiti professionali c.d. da rappresentanza non sono deducibili se influiscono genericamente sull’immagine del professionista coinvolto.

Cosa è il principio di inerenza

Prima di capire cosa statuisce la Sentenza 177/3/2023 Cgt Veneto indaghiamo sul significato del principio di inerenza. 

Un costo è deducibile soltanto se rispetta il principio di inerenza. Tale principio in realtà è espressamente disciplinato dal legislatore per i redditi d’impresa ai sensi del comma 5 articolo 109 Tuir. La norma fiscale tace per il lavoro autonomo.

La prima cosa da sapere è che il principio di inerenza si applica anche ai lavoratori autonomi.

Sia che l’odontoiatra eserciti l’attività come studio individuale o società struttura sanitaria o s.t.p., ogni costo dell’attività dovrà rispettare il principio di inerenza.

Il principio di inerenza statuisce che le spese possono essere dedotte se si riferiscono ad attività da cui derivino i compensi professionali.

Spese di abbigliamento deducibili

Se applichiamo il principio sopra esposto al caso degli studi medici ed odontoiatrici, possiamo individuare le spese di vestiario che possono essere integralmente dedotte dai ricavi.

L’inerenza è rispettata per indumenti il cui acquisto è obbligatorio in base a specifiche norme di legge. Ad esempio indumenti richiesti dalla normativa sanitaria, di igiene pubblica, di sicurezza del lavoro. Si pensi a scarpe antinfortunistiche, caschi occhiali protettivi, camici etc…

Gli abiti professionali

Veniamo adesso a trattare di abiti di rappresentanza per il professionista. L’agenzia delle Entrate ha sempre dato una lettura negativa alla deducibilità di questi abiti. In particolare l’Agenzia ritiene inerenti i costi per l’abbigliamento ad uso promiscuo soltanto laddove questi ultimi riguardavano solo soggetti impiegati nell’ambito dello spettacolo.  In sintesi eccetto artitsti o anchorman la deducibilità di abiti professionali è preclusa a tutti gli altri professionisti. In tal senza si è mossa anche la sentenza 6443/40/2016 Ctp Milano, dove addirittura ha statuito la parziale deducibilità, pari al 50%, soltanto a favore di persone del mondo dello spettacolo.

Al di fuori dei professionisti del mondo dello spettacolo si ritiene dunque che gli abiti professionali non consentano mai per i professionisti la deducibilità fiscale.

Se desideri avere chiarimenti in merito al tema e vuoi capire se puoi dedurre alcune spese di abbigliamento relative alla tua attività puoi rivolgerti a noi!

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