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Dentista in regime forfettario

Sei un dentista? Come sai, gli aspetti fiscali dei liberi professionisti sono in costante evoluzione ed è importante soffermarci sulle peculiarità di dentista in regime forfettario

E’ molto importante per un essere affiancato da commercialista che conosca tutte le novità di legge e che lo accompagni per tutti gli adempimenti fiscali necessari. I dentisti, sono figure professionali dotate di particolari competenze ed in possesso di determinati requisiti che possono esercitare le funzioni a cui sono preposti.
Se sei interessato a questo argomento, ti consigliamo di leggere questa pagina. Per eventuali dubbi contattaci o scrivi nei commenti, buona lettura.

Le norme che riguardano il regime forfettario sono complesse ed a volte contraddittorie, in questo articolo cerchiamo di capire quando è  possibile per un dentista adottare il regime forfettario.

Il regime forfettario

Per chi inizia l’attività o per chi non ha elevati volumi di fatturato esiste una opportunità per risparmiare sulle tasse.
Un buon commercialista per dentisti deve informarti che puoi risparmiare adottando il regime forfettario.

Per l’anno 2022, puoi adottare il regime forfettario se il volume dei tuoi affari non supera la soglia limite di 65.000 € all’anno.

La tabella ministeriale stabilisce che:

  • il limite dei compensi è di 65.000 €;
  • il coefficiente di redditività è del 78%.

Nel regime forfettario la base imponibile viene determinata a forfait. Cosa significa? Questo significa che il tuo reddito è banalmente il 78% dei compensi che hai riscosso dai tuoi clienti senza indagare le spese effettivamente sostenute per l’esercizio della tua attività professionale.

L’aliquota dell’imposta sostitutiva è pari al 5% per i primi 5 anni della tua attività se soddisfi determinati requisiti o del 15% negli altri casi.

Ti ricordiamo ancora una volta che il limite dei compensi annui non deve superare i 65.000€ ed inoltre non devi aver sostenuto costi per lavoratori dipendenti o simili superiori a 20.000 €. Il limite dei compensi annui può apparire modesto per i professionisti che hanno uno studio mentre può risultare una condizione adeguata per coloro che approcciano alla professione come consulenti in studi di colleghi più affermati senza possedere uno studio proprio. Il dentista consulente è sempre più frequente nelle struttura organizzativa degli studi professionali.

Da trattare con attenzione la concomitanza di una partita Iva con il possesso di quote sociali di una srl stp o srl odontoiatrica. In questo contributo non entriamo in tema di rimandiamo al nostro articolo DENTISTA FORFETTARIO CON QUOTE DI SRL.

Adesso ti segnaliamo invece altre cause ostative per il  dentista in regime forfettario. 

La prima causa ostativa ricorre per il dentista con quote in uno studio associato. Purtroppo per questa tipologia di dentista non è ammessa alcuna possibilità di entrare nel regime forfettario.

La seconda causa ostativa ricorre per dentiste con quote in una società di persone.  Anche in questo caso l’esclusione dal regime forfettario è assoluta.

Conclusioni

Il regime forfettario rappresenta a tutti gli effetti una opportunità fiscale per i professionisti compresi i dentisti. Come hai potuto leggere sopra però occorre molta attenzione alla gestione di una partita Iva in regime forfettario. 

Se  desideri ricevere una consulenza mirata per il tuo caso specifico, richiedi una call-zoom al form nella sezione contatti oppure richiedi un appuntamento in presenza con i consulenti di spaziodentista.it.

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