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Igienista Dentale e Regime Forfettario

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Una delle professioni che sta assumendo sempre più importanza negli studi odontoiatrici è quella dell’Igienista Dentale. Sotto l’aspetto giuridico l’igienista dentale è un professionista laureato e dal 2019 è una delle professioni sanitarie con proprio albo iscritta nell’ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, conosciuto come TSRM-PSTRP.

Se vuoi approfondire gli aspetti della collaborazione tra dentista ed igienista dentale leggi il nostro articolo
La collaborazione tra dentista ed igienista dentale

Indice

Ma oggi vogliamo trattare degli aspetti fiscali e previdenziali della professione.

Sei un igienista dentale e vuoi svolgere la libera professione?

Hai sentito parlare del regime forfettario e le numerose agevolazioni che offre?

Vuoi aprire la partita Iva e risparmiare su tasse e previdenza?

Nella guida di oggi, trattiamo proprio questo argomento, Igienista dentale e regime forfettario.

Anche per l’anno in corso, il regime forfettario rappresenta una grossa opportunità per tutte le partite Iva che possono applicarlo. Il limite massimo del fatturato che ti consente di applicare il regime forfettario, dal primo gennaio 2023 è fissato in 85.000 € e l’aliquota dell’imposta sostitutiva varia dal 15% al 5% a seconda dei casi.

Prima di parlarti delle soluzioni fiscali per risparmiare tasse se vuoi svolgere la professione di igienista dentale sappi però che vi possono essere delle clausole ostative all’applicazione del regime forfettario e la più importante è che se hai già un lavoro dipendente con il quale superi i 30.000 € non potrai applicare il regime forfettario. In questo caso dovrai necessariamente virare sul regime semplificato.

Fatta questa premessa possiamo entrare nel mondo di Igienista dentale e regime forfettario.

Aprire la partita Iva da igienista dentale

Vediamo innanzitutto quali sono le incombenze ed i costi per l’apertura della partita Iva e le spese a carico dell’igienista dentale.

Come prima cosa sappi che l’apertura della partita Iva non è necessariamente contemporanea all’iscrizione all’albo professionale ma è assolutamente obbligatoria al momento in cui effettivamente inizi ad esercitare la professione.

Noi ti consigliamo di prendere la partita Iva nei primissimi giorni in cui inizi a collaborare con uno studio dentistico.

L’apertura della posizione Iva è operazione semplice e mediante l’ausilio di un buon consulente fiscale puoi iniziare a svolgere la professione nell’immediato.

Noi di Spaziodentista ti consigliamo un fiscalista specializzato in regime forfettario. In particolare da molti anni ci avvaliamo della collaborazione dei fiscalisti della piattaforma www.regimeforfettario.it e ti diciamo per quale motivo.

I fiscalisti di regimeforfettario www.regimeforfettario.it offrono il servizio Forfettario Silver https://www.regimeforfettario.it/tariffe/ che comprende tutti i servizi che un igienista dentale può richiedere. In particolare il servizio Forfettario Silver comprende oltre all’apertura della Partita Iva anche la gestione della posizione contributiva, remainder scadenze e aggiornamenti costanti, dichiarazione redditi completa nonché la predisposizione f24 per imposte e contributi.

Per maggiori approfondimenti richiedi loro una consulenza.

Non è un mistero che nel nostro Paese un buon fiscalista può essere di ausilio alle incombenze burocratiche. Se vuoi conoscere il costo del servizio che ti abbiamo consigliato ti rimandiamo a https://www.regimeforfettario.it/prodotto/contabilita-professionisti-regime-forfettario/

Ma veniamo al dunque, esaminiamo gli aspetti fiscale e previdenziale della professione.

Il regime forfettario per l’igienista dentale

Vediamo subito la questione più rilevante: quante tasse pagano i professionisti con partita Iva che esercitano l’attività di igienista dentale.

Prima di dirti l’ammontare delle tasse, ti ricordiamo che i requisiti per accedere al regime forfettario per un igienista dentale con partita Iva sono i seguenti:

  1. non aver percepito nell’anno precedente, compensi superiori a 85.000 € da attività con partita Iva;
  2. non aver percepito reddito da lavoro dipendente oltre i 30.000 € lordi;
  3. essere residente in Italia oppure produrre in ogni caso in Italia almeno il 75% del reddito;
  4. non aver pagato lavoratori dipendenti per importi superiori 20.000 €.

Se rispetti tutte le condizioni sopra evidenziate puoi adottare il regime forfettario. Il calcolo delle tasse è davvero semplice devi trovare il reddito imponibile moltiplicando i compensi di un intero anno per il coefficiente di redditività. Il coefficiente di redditività per l’igienista dentale è del 78%.

Il regime forfettario prevede un versamento di una imposta sostitutiva pari al 15% del reddito imponibile. Per i primi cinque anni di attività puoi beneficiare di una riduzione aggiuntiva, l’aliquota sarà soltanto del 5%.

Facciamo un esempio per darti una idea delle tasse da pagare nel corso di un anno.
Eleonora, libera professionista iscritta all’albo con partita Iva fattura allo studio odontoiatrico compensi per 30.000 €.
Il suo reddito imponibile è pari ad 23.400 €. Tale importo è banalmente il 78% di 30.000 €.
Le imposte da pagare saranno pari al 15% di 23.400 € ossia 3.510 € che saranno ridotte a 1.170 € per i primi cinque anni di attività.

I contributi previdenziali dell’igienista dentale

Come sai oltre alle incombenze fiscali vi sono anche adempimenti previdenziali. Tutti i professionisti devono versare i contributi previdenziali per avere poi il diritto al trattamento pensionistico. Ma per l’igienista dentale occorre ricordare che il quadro previdenziale è diverso rispetto ai liberi professionisti quali commercialisti, avvocati, geometri etc… La differenza sta nel fatto che per l’Igienista dentale non esiste una Cassa Previdenziale ad hoc.

L’igienista dentale come tutti i professionisti con partita Iva non dotati di propria cassa previdenziale dovrà fare riferimento alla Gestione Separata INPS.

Quali sono i costi previdenziali per gli iscritti alla Gestione Separata INPS? L’aliquota contributiva è pari al 26,23% del reddito lordo dell’igienista dentale.

Facciamo un esempio per chiarire il costo previdenziale. 
Vediamo i contributi che dovrà versare Eleonora, l’igienista dentale dell’esempio sopra esposto.
Se il reddito imponibile di Eleonora è 23.400 € i contributi da versare saranno pari a 6.137 € ossia il 26,23% di 23.400 €.

Ricapitolando, se sei un professionista con partita Iva e vuoi adottare il regime forfettario, ricorda innanzitutto di rispettare tutti i vincoli che ti abbiamo illustrato sopra.

Se rispetti tutte le condizioni previste dalla legge puoi usufruire del regime forfettario, un regime fiscale davvero conveniente.

Se vuoi informazioni non esitare a richiedere una call agli esperti di Spaziodentista qui Contatti

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4 risposte a “Igienista Dentale e Regime Forfettario”

  1. Avatar Lorena
    Lorena

    Sono igienista dentale e vorrei aprire la partita iva con regime forfettario. Tuttavia ho il possesso di una partecipazione pari al 22% in una srl con attività di studio dentistico con socio mio padre e mio fratello che detengono il restante 78%. Non emetterò mai nessuna fattura alla srl. Posso quindi aprire la partita IVA adottando già il regime forfettario?

    1. Avatar Simone Berti

      La prima causa ostativa dispone che non possono applicare il regime forfettario i soggetti esercenti attività di lavoro autonomo che controllano, direttamente o indirettamente, srl. Deve trattarsi di società che esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni. Si precisa che per “controllo” deve intendersi o il possesso della maggioranza delle quote o il possesso di una percentuale di quote che ugualmente faccia scaturire una influenza dominante (quest’ultima condizione per l’AdE si avvera che con il possesso di quote minoritarie ma qualificate). Il controllo può avvenire anche in presenza di quote a coniuge o familiari entro il terzo grado.

      La seconda causa ostativa disposta dalla norma in esame è quella relativa all’esercizio da parte della srl di “attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività di impresa, arti o professioni“. Quest’ultima causa si applica soltanto nel caso in cui il professionista emetta fatture direttamente alla srl.
      Le due cause ostative devono presentarsi congiuntamente.

      Nel suo caso non sembra applicarsi la seconda causa ostativa, per cui Lei può detenere quote di srl struttura sanitaria ed aprire una propria posizione in regime forfettario.

  2. Avatar Riccardo
    Riccardo

    Il dentista con cui collaboro mi ha chiesto se voglio costituire una s.r.l. s.t.p. con lui? Ma è consentito dalla legge?

    1. Avatar Simone Berti

      Gentile Riccardo, la risposta è positiva. Gli igienisti dentali appartengono all’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Si tratta di un ordine “multialbo” che ospita ben 19 professioni, ognuna con un suo albo.
      La costituzione di s.r.l. s.t.p. tra professionisti appartenenti a diversi albi – quali l’odontoiatra e l’igienista dentale – comporta la costituzione di una s.t.p. multidisciplinare. Le ricordo di avere una consulenza adeguata in materia in quanto l’oggetto sociale della s.r.l. s.t.p. dovrà contenere l’esercizio di entrambe le professioni. La s.t.p. multidisciplinare dovrà essere iscritta nella sezione speciale dell’albo dell’esercizio dell’attività professionale prevalente.

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