La S.t.p. odontoiatrica in Puglia
Noi di Spaziodentista abbiamo sempre apprezzato la società tra professionista odontoiatrica. o S.t.p.. La S.t.p. è lo strumento che permette a tutti i professionisti di esercitare la libera professione con uno strumento societario. Se sei un dentista pugliese ti consigliamo di leggere il nostro articolo “I vantaggi di una società tra professionisti odontoiatrica in Puglia”. Troverai sicuramente molti spunti per le tue decisioni strategiche.
Se vuoi sapere come si può esercitare la libera professione con una s.t.p. ti invitiamo a leggere il nostro articolo
“Capiamo cosa è una s.t.p.“
Indice
- I vantaggi di una società tra professionisti (S.t.p.) odontoiatrica in Puglia
- Le disposizioni regionali della Puglia
I vantaggi di una società tra professionisti (S.t.p.) odontoiatrica in Puglia
Nel settore odontoiatrico la società tra professionisti è una valida alternativa all’esercizio in forma ambulatoriale della professione in forma di società struttura sanitaria. Il motivo di tanto interesse nei confronti della stp, nel mondo odontoiatrico risiede soprattutto nell’evoluzione delle normative regionali in materia sanitaria. Le Regioni stanno pian piano prendendo atto della specificità endoprofessionale delle società tra professionisti.
Vediamo la differenza tra esercitare la libera professione con una srl odontoiatrica ed una s.t.p. . Con la s.t.p. il dentista adotta il modello societario delle società commerciali senza che esercitare attività imprenditoriale. Con la s.t.p. il dentista rimane pur sempre nell’alveo di quella professionale.
Anche i legislatori regionali ribadiscono sempre più che l’esercizio dell’attività professionale con lo strumento della s.t.p. possa essere veicolato nell’ambito della disciplina dell’esercizio della professione sanitaria e non, come avviene con la s.r.l. commerciale c.d. odontoiatrica, quale esercizio di struttura sanitaria.
Nel mondo sanitario la distinzione tra esercizio della professione sanitaria con apertura di uno studio medico o odontoiatrico ed esercizio di struttura sanitaria con apertura di ambulatoria fu disciplinata dal lontanissimo Regio Decreto 1265 del 1934 conosciuto come T.U.LL.SS..
La differenza tra studio medico – che ripetiamo è esercitabile anche in forma di s.t.p. – e ambulatorio non è solo un nozionismo giuridico di poco conto ma comporta una serie di conseguenze di natura autorizzatoria.
Oggi ci soffermiamo in particolare con le disposizioni regionali della regione Puglia.
Le disposizioni regionali della Puglia
La regione Puglia ha normato recentemente il settore odontoiatrico. La Puglia è una delle regioni che ha posto le basi per una differenziazione radicale tra l’esercizio della professione in forma di studio professionale – anche in forma di s.t.p.- rispetto all’esercizio dell’impresa in forma di società commerciale.
La legge regionale n. 9/2017 e i Regolamenti n. 5 del 31/03/2020 e n. 17 del 21/09/2020 hanno disciplinato il regime autorizzativo degli studi e degli ambulatori odontoiatrici in funzione delle prestazioni erogabili e dei requisiti strutturali.
La legge consente la gestione dello studio professionale oltre che in forma individuale anche in forma societaria ma esclusivamente nella forma di STP di cui alla legge n. 183/2011 e al D.M. 34/2013.
La legge regionale 2 maggio 2017 n. 9 individua in tre ambiti le prestazioni erogabili negli studi odontoiatrici:
a) Le prestazioni di cui all’art. 5 comma 6 L.R. n. 9/2017 in cui vi rientrano le prestazioni odontoiatriche considerate a minore invasività corrispondenti alle prestazioni di chirurgia orale alle procedure diagnostiche e terapeutiche che non siano di particolare complessità ovvero che non comportino un rischio per la sicurezza del paziente individuate dall’allegato 1A del regolamento. Per tali studi occorre essere in possesso dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi previsti nell’Allegato 3B
b) Le prestazioni di cui all’art. 5 comma 3 punto 3.2 L.R. n. 9/2017 in cui vi rientrano i presidi sanitari caratterizzati da una complessa organizzazione di lavoro, beni e servizi per l’erogazione delle prestazioni a maggiore invasività di cui all’allegato 3° della legge regione.
c) Le prestazioni di cui all’art. 5 comma 1 punto 1.6.2 L.R. n. 9/2017.
La maggior parte degli studi odontoiatrici sono quelli di cui alla lettera a). Per questi studi non occorre l’autorizzazione all’esercizio della professione ma esclusivamente l’obbligo di comunicazione di apertura dello studio all’ASL territorialmente competente. Il Servizio di igiene pubblica incardinato presso il dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria locale territorialmente competente, entro novanta giorni rilascia il nulla osta allo svolgimento dell’attività professionale.
Molto più complesso è il quadro autorizzatorio per gli studio con prestazioni di cui alla lettera b) ed alla lettera c).
Per chiarire meglio il regime autorizzativo si riporta la tabella estratta direttamente dal regolamento n. 5/2020
La peculiarità del regime autorizzativo della regione pugliese sta nel fatto che le strutture di specialistica ambulatoriale odontoiatrica devono sottostare ai requisiti di compatibilità al fabbisogno che attualmente prevedono una struttura ogni 500000 mila abitanti.
Con il nuovo assetto normativa è dunque chiaro che in Puglia gli studi professionali, anche nella forma di società tra professionisti, laddove esercitano la libera professione nell’alveo delle disposizioni di cui all’articolo 5 comma 6 della L.R. n. 9/2017 non necessitano dell’autorizzazione sanitaria ma di una comunicazione ASL.
Dottor Simone Berti