Ortodontista e regime forfettario
In questo articolo andiamo a chiarire tutte le questioni fiscali che riguardano uno dei professionisti con partita Iva che più frequentemente incontriamo negli studi odontoiatrici, parliamo dell’ortodontista. Tralasciamo le competenze tecnico scientifiche dell’ortodontista per esaminare invece i profili fiscali e previdenziali. Nel mondo amministrativo l’ortodontista non riveste specifici rilievi tecnico normativi ma semplicemente, se qualcosa di semplice esiste nel mondo del fisco, è inquadrato come ogni altro professionista con partita Iva con propria cassa previdenziale ovvero l’Enpam.
Noi di Spaziodentista abbiamo trattato approfonditamente anche le ripercussioni civilistiche inerenti alla collaborazione tra dentista titolare di studio e collaboratori con partita Iva, in particolare sappi che abbiamo un servizio pensato ad hoc per la contrattualizzazione delle collaborazioni: Soluzione Collaboratori. |
Secondo il nostro parere la presenza in studio dell’ortodontista non dovrebbe essere lasciata ad accordi verbali ma sarebbe opportuno che il rapporto collaborativo venisse dettagliato per scritto in un contratto.
Indice
- Il regime forfettario
- Aprire la partita Iva da ortodontista
- Il regime forfettario per l’ortodontista
- I contributi previdenziali dell’ortodontista
Ma veniamo alle questioni che interessano in questo articolo Ortodontista e regime forfettario.
Sei un ortodontista ed hai sentito parlare del regime forfettario? |
Vuoi aprire la partita Iva e risparmiare su tasse e previdenza? |
Oggi vogliamo trattare degli aspetti fiscali e previdenziali della professione di ortodontista quale libero professionista con partita Iva. Sicuramente quali siano i vantaggi del regime forfettario sarà stato oggetto di discussione tra te ed i tuoi colleghi. Continua a leggere il nostro articolo e scopri se le informazioni frammentarie che ti sono giunte sono corrette.
Oggi vogliamo trattare degli aspetti fiscali e previdenziali della professione di ortodontista quale libero professionista con partita Iva. Sicuramente quali siano i vantaggi del regime forfettario sarà stato oggetto di discussione tra te ed i tuoi colleghi.
Continua a leggere il nostro articolo e scopri se le informazioni frammentarie che ti sono giunte sono corrette.
Il regime forfettario
Il regime forfettario rappresenta una grossa opportunità per tutte le partite Iva che possono applicarlo.
Il regime forfettario fu introdotto con la legge di bilancio 2015 e in sintesi consiste nel quantificare forfettariamente il reddito imponibile del contribuente. Cosa significa forfettariamente? Significa che il fisco non ti chiede le spese della professione ma semplicemente ai compensi professionali applica un coefficiente di redditività.
Per tutti i professionisti il coefficiente di redditività è pari al 78%.
Ma andiamo con ordine.
Innanzitutto ci occupiamo di chiarire i limiti per poter usufruire del regime forfettario.
Il limite del fatturato dal primo gennaio 2023 è fissato in 85.000 € e l’aliquota dell’imposta varia dal 15% al 5% a seconda dei casi.
Altro limite è che oltre una certa soglia non puoi avere redditi da lavoro dipendente. In particolare se hai già un lavoro dipendente con il quale superi i 30.000 € di reddito non potrai applicare il regime forfettario. In questo caso dovrai necessariamente virare sul regime semplificato.
Fatta questa premessa possiamo entrare nel mondo di ortodontista e regime forfettario.
Aprire la partita Iva da ortodontista
Se sei un giovane professionista ti starai domandando cosa fare per iniziare ad esercitare la professione e quali sono gli adempimenti iniziali.
Come prima cosa sappi che l’apertura della partita Iva non è necessariamente contemporanea all’iscrizione all’albo professionale ma è assolutamente obbligatoria al momento in cui effettivamente inizi ad esercitare la professione.
L’apertura della posizione Iva è operazione semplice e mediante l’ausilio di un buon consulente fiscale può iniziare a svolgere la professione quasi nell’immediato.
Noi di Spaziodentista ti consigliamo un fiscalista specializzato in regime forfettario. In particolare da molti anni ci avvaliamo della collaborazione dei fiscalisti della piattaforma www.regimeforfettario.it. |
In particolare i fiscalisti di www.regimeforfettario.it offrono il servizio Forfettario Silver (clicca per vedere le tariffe) che comprende tutti i servizi che un ortodontista può richiedere. In particolare il servizio Forfettario Silver comprende oltre all’apertura della partita iva anche la gestione della posizione contributiva, remainder scadenze e aggiornamento costanti, dichiarazione redditi completa nonché la predisposizione f24 per imposte e contributi.
Non è un mistero che nel nostro Paese un buon fiscalista può essere di ausilio alle incombenze burocratiche. Se vuoi conoscere il costo del servizio che ti abbiamo consigliato ti rimandiamo a https://www.regimeforfettario.it/prodotto/contabilita-professionisti-regime-forfettario/.
Il regime forfettario per l’ortodontista
Vediamo dunque la questione più rilevante: quante tasse pagano i professionisti con partita Iva che esercitano l’attività di ortodontista.
Prima di dirti l’ammontare delle tasse, ti ricordiamo che i requisiti per accedere al regime forfettario per un ortodontista con partita Iva sono i seguenti:
- non aver percepito nell’anno precedente, compensi superiori a 85.000€ da attività con partita IVA;
- non aver percepito reddito da lavoro dipendente oltre i 30.000 € lordi;
- essere residente in Italia oppure produrre in ogni caso in Italia almeno il 75% del reddito;
- non aver pagato lavoratori dipendenti per importi superiori 20.000 €.
Se rispetti tutte le condizioni sopra evidenziate puoi adottare il regime forfettario.
Il calcolo delle tasse è davvero semplice devi trovare il reddito imponibile moltiplicando i compensi di un intero anno per il coefficiente di redditività. Il coefficiente di redditività per l’ortodontista è del 78%.
Il regime forfettario prevede un versamento di una imposta sostitutiva pari al 15% del reddito imponibile. Per i primi cinque anni di attività puoi beneficiare di una riduzione aggiuntiva, l’aliquota sarà soltanto del 5%
Facciamo un esempio per darti una idea delle tasse da pagare nel corso di un anno. Anna, libera professionista iscritta all’albo con partita Iva fattura allo studio odontoiatrico compensi per 40.000€. Il suo reddito imponibile è pari ad 31.200€. Le imposte da pagare saranno pari al 15% di 31.200€ ossia 4.680€ che saranno ridotte a 1.560€ per i primi cinque anni di attività. |
I contributi previdenziali dell’ortodontista
Come sai oltre alle incombenze fiscali vi sono anche adempimenti previdenziali.
Tutti i professionisti devono versare i contributi previdenziali per avere poi il diritto al trattamento pensionistica. L’ortodontista come tutti i medici deve essere iscritto ad ENPAM.
I medici iscritti ad ENPAM devono pagare un contributo di Quota A ed un contributo di Quota B.
Il contributo di Quota A deve essere pagato in unica soluzione oppure in 4 o 8 rate senza interessi e per l’anno 2023 sarà pari:
€ 258,73 fino a 30 anni di età;
€ 500,26 dal compimento dei 30 fino ai 35 anni;
€ 938,75 dal compimento dei 35 fino ai 40 anni;
€ 1.733,72 all’anno dal compimento dei 40 anni fino all’età del pensionamento di Quota A;
Alle somme sopra esposte occorre aggiungere il contributo di maternità, adozione e aborto di € 69,70 all’anno.
Il reddito da libera professione è già coperto parzialmente dai contributi di Quota A, oltre occorre che il medico versi la Quota B. Il medico ortodontista che svolge esclusivamente la libera professione ha un’aliquota intera Quota B pari al 19,50% sul reddito professionale fino a € 103.055,00.
Sul reddito eccedente ad € 103.055,00 verso ancora l’1%.
Facciamo un esempio per chiarire il costo previdenziale. Vediamo i contributi che dovrà versare Anna, l’ortodontista di 37 anni dell’esempio sopra esposto. Se il reddito imponibile di Anna è € 31.200 i contributi da versare saranno pari ad € 938,75 di Quota A e ad € 5.231,25 calcolato con la percentuale del 19,50% su € 26.826,97 ossia pari al reddito imponibile di Anna € 31.200 dedotti gli importi di reddito già “coperti” dalla Quota A pari ad € 4.373,03 |
In conclusione, se sei un ortodontista libero professionista informati bene da un fiscalista di fiducia se puoi adottare il regime forfettario.
Se rispetti tutte le condizioni previste dalla legge puoi usufruire del regime forfettario, una regime fiscale davvero conveniente.
Se vuoi informazioni non esitare a contattarci.