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Welfare nello studio dentistico

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Welfare nello studio dentistico

Con “Welfare aziendale” si intende una serie di iniziative e servizi volti a migliorare la qualità della vita dei dipendenti all’interno dell’ambiente di lavoro. In Italia, il concetto sta interessando sempre più come strumento idoneo per aumentare la produttività, ridurre l’assenteismo e migliorare il benessere generale dei lavoratori. Nel nostro articolo Welfare nello studio dentistico esploreremo le varie forme di welfare che possono essere attuate negli studi italiani, i vantaggi e le sfide da affrontare.

Indice

In questo blog abbiamo già affrontato argomenti che trattavano il welfare, se vuoi approfondire le singole tematiche ti rimandiamo a:
👉 Dentista e buoni pasto per dipendenti
👉 Spese alberghiere e ristorazione per il dentista

L’argomento del welfare aziendale è molto sentito dai datori di lavoro, i quali ovviamente cercano di coniugare il miglioramento delle condizioni lavorative di dipendenti con i benefici fiscali che la  normativa italiana riserva per tali oneri.

Ostacoli all’adozione del welfare aziendale alle PMI e studi professionali

I vantaggi fiscali riservati al welfare aziendale sono davvero interessanti ma gli ostacoli per la sua adozione negli studi professionali sembrano ancora notevoli. Il quadro generale delle difficoltà di adozione è stata rilevata dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro  in un lavoro congiunto con Sodexo Benefits & Rewards Services Italia. In questo lavoro emerge che tutte le grandi aziende adottano piani di welfare e di flexible benefit mentre solo poche piccole e micro imprese, tra cui gli studi dentistici, beneficiano di questi strumenti.

Ma per quale motivo le PMI e gli studi professionali rimangono estranei a questi strumenti? Una prima risposta risiede nella cultura aziendale e nei mercati in cui competono. Le grandi aziende, più orientate al mercato globale, si confrontano con mercati del lavoro molto competitivi  dove il well-being e le leve di attraction e retention non monetarie hanno un impatto importante tra i dipendenti. Un secondo elemento disincentivante per il mondo PMI o professionale  è la normativa fiscale con limiti e paletti non facilmente gestibili.  Soprattutto negli studi professionali, la mancanza di conoscenze interne e la ritrosia a richiedere assistenza professionale sono determinanti.

 Che cos’è il “flexible benefit”

Con l’espressione “flexible benefit” si intende un’ampia categoria di beni e servizi forniti dal datore di lavoro direttamente o mediante il rimborso di spese , previsti spesso in piani aziendali denominati  accordi collettivi o atti unilaterali di carattere regolamentare.

I “flexible benefit” sono interventi del datore di lavoro e non necessariamente hanno un contenuto patrimoniale. L’organizzazione flessibile degli orari e delle modalità della prestazione lavorativa volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro sono esempi di questo strumento. 

Tipologie di Welfare Aziendale

I benefici fiscali e previdenziali del welfare aziendale

Le norme fiscali sono importanti per il successo di azioni di welfare aziendale. Soltanto un fisco che permette la deduzione dei costi per il datore di lavoro e dall’altro lato non tassi i benefici al lavoratore innesca il circolo virtuoso del ricorso a questi preziosi strumenti.

Gli strumenti del welfare aziendale incidono dunque sulle tasse dello studio.  Entriamo più nel dettaglio. Partiamo dalla regola generale l’ articolo 51 comma 1 TUIR. Tutti i benefici, anche in natura, che il lavoratore riceve dal datore di lavoro sono tassati quali redditi da lavoro dipendente. 

Questa regola è soggetta, fortunatamente, ad eccezioni proprio per il welfare aziendale. I benefici fiscali del welfare aziendale risiedono proprio  nel fatto che sono  elementi retributivi che sfuggono al principio di onnicomprensività del reddito. 

Ma in cosa consistono le misure di welfare aziendale?  Le misure sono trattate al comma 2 dell’art. 51 TUIR.

Prima dell’esame delle singole misure si tenga presente che la norma fiscale ha riflessi anche in materia di imponibilità contributiva. In sostanza si ha una armonizzazione delle basi imponibili fiscali e previdenziali. Tutto ciò significa che se un benefit di welfare aziendale non è tassato non concorre nemmeno per il calcolo dei previdenziali.

Le misure di welfare aziendale nello studio dentistico

Assistenza sanitaria integrativa

Destinatari dipendenti
Modalità di erogazione versamento a casse aventi fini esclusivamente assistenziali in forza di accordo o regolamento
Limiti di esenzione € 3.615,20
Fonte: art. 51 co. 2 lett. a TUIR; ART. 1 CO. 184 BIS l. 208/2015

Previdenza complementare

Destinatari dipendenti
Modalità di erogazione versamento alle forme di previdenza complementare
Limiti di esenzione limite generale € 5.164,57. Condizioni di miglior favore per i lavoratori di prima occupazione successiva al 31 dicembre 2006.
Fonte: art. 8 c. 4 e 6 D.Lgs. 252/2005; art. 1 c. 184 bis L. 208/2015

Somministrazioni di vitto nonché mense 

Destinatari dipendenti
Modalità di erogazione messi a disposizione direttamente o per il tramite di strutture esterne
Limiti di esenzione nessun limite
Fonte: art. 51 c. 2 lett. c TUIR; art. 1 c. 677 L. 160/2019

Buoni pasto

Destinatari dipendenti
Modalità di erogazione buono cartaceo: € 4,00 giornalieri; buono elettronico: € 8,00 giornalieri
Fonte: art. 51 c. 2 lett. c TUIR; art. 1 c. 677 L. 160/2019

Servizi di trasporto collettivo per tragitti tra casa (o punto di ritrovo) e luogo di lavoro

Destinatari generalità o categorie omogenee di dipendenti
Modalità di erogazione messi a disposizione direttamente o per il tramite di terzi, anche esercenti servizi pubblici
Limiti di esenzione nessun limite
Fonte: art. 51 c. 2 lett. c TUIR

Abbonamenti trasporto pubblico locale, regionale, interregionale

Destinatari generalità o categorie omogenee di dipendenti
Modalità di erogazione messi a disposizione direttamente o per il tramite di terzi, anche esercenti servizi pubblici
Limiti di esenzione nessun limite
Fonte: art. 51 c. 2 lett. d bis TUIR

Utilizzazione opere e servizi di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto

Destinatari generalità o categorie omogenee di dipendenti; familiari (art. 12 TUIR) anche se non a carico
Modalità di erogazione messi a disposizione direttamente o per il tramite di terzi, anche esercenti servizi pubblici
Fonte: art. 51 c. 2 lett. c TUIR; art. 100 c. 1 TUIR

Servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi oppure di frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio

Destinatari servizi offerti alla generalità o categorie omogenee di dipendenti in favore dei familiari (art. 12 TUIR) anche se non a caricoo categorie omogenee di dipendenti
Modalità di erogazione messi a disposizione direttamente oppure per il tramite di strutture esterne oppure mediante erogazione monetaria
Limiti di esenzione nessun limite
Fonte: art. 51 c. 2 le.tt. f bis TUIR

Servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti

Destinatari servizi offerti alla generalità o categorie omogenee di dipendenti in favore dei familiari anziani o non autosufficienti (art. 12 TUIR) anche se non a carico
Modalità di erogazione messi a disposizione direttamente oppure per il tramite di strutture esterne oppure mediante erogazione monetaria
Limiti di esenzione nessun limite
Fonte: art. 51 c. 2 lett. f bis TUIR

Copertura rischi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana oppure gravi patologie

Destinatari generalità o categorie omogenee di dipendenti
Modalità di erogazione versamento di contributi e premi, anche in forma assicurativa, da parte del datore di lavoro
Limiti di esenzione nessun limite
Fonte: art. 51 c. 2 lett. f ter TUIR

Uso veicoli aziendali

Destinatari dipendenti, anche in sostituzione del premio di produttività detassabile
Modalità di erogazione in natura
Limiti di esenzione valori convenzionali (tabelle ACI)
Fonte: art. 51 c. 4 lett. a TUIR. Dal 1° luglio 2020 si applicano le nuove misure convenzionali stabilite dall’art. 1 c. 632 L. 160/2019

Concessione di prestiti (o contributo aziendale al pagamento degli interessi del mutuo del dipendente)

Destinatari dipendenti, anche in sostituzione del premio di produttività detassabile
Modalità di erogazione in natura
Limiti di esenzione 50% della differenza tra gli interessi calcolati al tasso ufficiale di sconto vigente al termine di ciascun anno e gli interessi calcolati al tasso applicato sugli stessi
Fonte: art. 51 c. 4 lett. b TUIR

Concessione di fabbricati in locazione, uso o comodato

Destinatari dipendenti, anche in sostituzione del premio di produttività detassabile
Modalità di erogazione in natura
Limiti di esenzione È imponibile la differenza tra rendita catastale del fabbricato aumentata di tutte le spese inerenti e i canoni corrisposti dal dipendente. Per i fabbricati concessi in connessione all’obbligo di dimorare nell’alloggio stesso, si assume il 30% della predetta differenza.
Fonte: art. 51 c. 4 lett. c TUIR

Misure fiscali per il welfare aziendali 2024

Nel 2023 il legislatore è intervenuto con delle agevolazioni fiscali potenziate a favore dei lavoratori dipendenti.  La norma però è temporanea e limitata al periodo d’imposta 2023.  Non concorrono a formare il reddito i beni ceduti e i servizi prestati ai dipendenti con figli fino alla soglia di 3.000 euro. La novità non è soltanto nell’importo annuo ma anche l’inclusione di pagamento da parte del datore di lavoro di utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

Ovviamente il beneficio si applica anche ai figli riconosciuti nati fuori del matrimonio, i figli adottivi o affidati.

I figli devono essere fiscalmente a carico.

Anche per  l’anno 2024 la bozza della legge di bilancio prevede l’esonero dei fringe benefits da tassazione, con tre novità:

  1. i benefici previsti nel 2023 vengono estesi a tutti i lavoratori, con o senza figli;
  2. la soglia dei benefici sarà pari a 1.000 euro per i lavoratori senza figli, 2.000 euro per i lavoratori con figli
  3. i benefici si estendono anche all’affitto ed agli interessi sui mutui per la prima casa. 

Il welfare aziendale del dentista amministratore di S.r.l.

Come avrai notato fino ad ora abbiamo trattato delle opportunità fiscali riservate ai dipendenti dello studio dentistico sia quest’ultimo studio individuale o società. Ma i benefici analizzati per i dipendenti si possono estendere al dentista in qualità di amministratore della sua società?

Il tema è molto dibattuto e trova risposte non concordanti. La Risp. Interpello AE n. 954-1417/2016  della Direzione regionale Lombardia,  sembra aprire alla possibilità della estensione agli amministratori di Srl. La Risp. Interpello AE 25 gennaio 2019 n. 10 nega il trattamento favorevole all’amministratore unico. L’Agenzia nega la possibilità di riconoscere il particolare trattamento fiscale all’amministratore unico, sulla base dell’immedesimazione organica tra questi e la società e dunque nell’assenza del requisito della “subordinazione” .

Nella Risposta positiva all’estensione al piano welfare per gli amministratori, la stessa Agenzia rispondeva al piano welfare prospettato dall’interpellante nel quale individuava 2 categorie di «beneficiari»:

  • i tre lavoratori dipendenti;
  • i tre membri del Consiglio d’amministrazione.

Sia chiaro che una eventuale estensione agli amministratori dei benefici di welfare aziendale può essere ipotizzata soltanto laddove l’incarico è retribuito e non gratuito.

In sostanza l’Agenzia delle Entrate ritiene che i benefici fiscali legati al welfare aziendale si riferiscano ad erogazioni:

  • in aggiunta alla retribuzione ordinariamente tassata;
  • che abbiano una particolare valenza sociale.

Riepilogo sui vantaggi del Welfare nello studio dentistico

Sfide da affrontare per Welfare nello studio dentistico

Strategie di Ottimizzazione

In conclusione, il welfare aziendale in Italia è un campo in continua evoluzione, con un crescente numero di aziende che riconoscono i suoi vantaggi sia in termini di rendimento che di benessere dei dipendenti. Tuttavia, la sua implementazione è complessa e richiede una strategia ben congegnata.

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